La prostata è una ghiandola accessoria dell’apparato riproduttore e ha il compito principale di produrre il liquido seminale nel quale verranno immessi gli spermatozoi prodotti dai testicoli nel momento dell’eiaculazione.
Col passare degli anni però l’azione del progesterone porta a un eccessivo accrescimento della ghiandola e si instaura l’alterazione chiamata “iperplasia prostatica”.
La conseguenza dell’iperplasia e dell’aumento di volume della prostata nel cane, provoca importanti disagi agli organi circostanti, cioè la vescica, l’uretra, il retto e i nervi pelvici.
Quali sono i sintomi dell’ipertrofia prostatica nel cane rispetto all’uomo?
L’uomo avrà quindi necessità di urinare di frequente, fastidio all’urinazione, sensazione di svuotamento incompleto della vescica ecc.
Nel cane, invece, la crescita della prostata ha direzione eccentrica (Fig. 1) e quindi i sintomi principali saranno intestinali.
Fig. 1 - cane: crescita della prostata in direzione eccentrica.
Il nostro cane potrà quindi iniziare a fare feci schiacciate, “nastriformi”, avere tenesmo fecale (cioè la sensazione di dover defecare anche se l’ampolla rettale è vuota), difficoltà nel defecare.
Successivamente il cane potrà mostrare sintomi urinari, dolore alla deambulazione, inappetenza.
Poiché spesso all’iperplasia è associata la presenza di cisti prostatiche, inizialmente di piccole dimensioni, è anche possibile che il primo sintomo evidenziabile sia il gocciolamento di sangue dal pene dopo l’urinazione.
Come si può fare una diagnosi precoce di iperplasia prostatica nel cane ?
Per evitare di incorrere in tutti questi problemi è importante, cosi come per l’uomo, effettuare una corretta prevenzione.
È noto che la prostata inizia a avere un volume oltre il normale quando il cane arriva circa al 40% della sua aspettativa di vita, quindi i controlli sono consigliati dai 5 anni in avanti.
Il Medico Veterinario può controllare la salute prostatica con l’ecografia che permette di evidenziare: le dimensioni della prostata, la possibile presenza di cisti, la sua corretta struttura, la sua omogenicità e il flusso sanguigno.
Come nell’uomo anche nel cane il Medico Veterinario può controllare la prostata attraverso un esame del sangue: il dosaggio della CPSE.
Il cane, a differenza dell’uomo, ha un rischio molto molto basso di carcinoma prostatico, mentre circa l’80% dei soggetti oltre i 5 anni soffre di iperplasia prostatica.
Per questo motivo, a differenza della PSA, che nell’uomo è un marker tumorale, la CPSE canina è una proteina, prodotta dalla prostata, che indica che la ghiandola sta lavorando eccessivamente o in modo non corretto.
Se la CPSE è superiore ad un certo valore (70 ng/ml) significa che la prostata è di volume aumentato e in questo caso il Medico Veterinario potrebbe effettuare un controllo ecografico per valutare la necessità di terapia.
Il dosaggio della CPSE si esegue sul siero ematico e può quindi essere eseguito insieme ad altri test ematologici di routine come ad esempio nei controlli annuali di medicina preventiva (malattie endemiche, stato di salute generale, ecc.).
In questo modo si riesce a fare un’ottima prevenzione anche per l’iperplasia prostatica del cane e ad impedire che il nostro amico incorra in problemi anche importanti causati da questa condizione.
Il vostro Veterinario di fiducia saprà consigliarvi al meglio sia sul momento opportuno per effettuare questo esame sia su come procedere.
Lascia i tuoi commenti
Posta commento come visitatore