Cos’è la trombiculosi nel cane e nel gatto ?

Cos’è la trombiculosi nel cane e nel gatto ?


Cos’è la trombiculosi nel cane e nel gatto ? 

 

La trombiculosi nel cane e nel gatto è una malattia dermatologica parassitaria dovuta all’infestazione di larve di acari appartenenti alla famiglia Trombiculidae. 

In Europa la specie più comune è rappresentata da Neotrombicula autumnalis.

La caratteristica di questa famiglia è che solo lo stadio larvale è parassita mentre le ninfe e gli acari adulti, vivono liberi nell’ambiente esterno. Le larve sono parassiti obbligati, non sono strettamente ospite-specifiche e possono infestare il cane, gatto e diversi altre specie animali, uomo compreso.

Le larve esapodi di Neotrombicula autumnalis sono ovoidali e sono caratterizzate da un tipico colore rosso-arancio (Fig.1).

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Fig. 1 - Larva esapode dal caratteristico color arancio

La femmina depone uova sferiche sul terreno da cui schiudono, dopo circa una settimana, le larve che si muovono attivamente sul terreno e risalgono sull’erba in attesa del passaggio dell’ospite; una volta raggiunto l’ospite le larve si agganciano per mezzo dei cheliceri e si alimentano per 3-15 giorni.

Dopo essersi alimentata la larva cade sul terreno e completa il suo ciclo biologico nell’ambiente.

In Europa le femmine generalmente depositano le uova in primavera e in estate per cui le larve sono particolarmente abbondanti in tarda estate e in autunno ma, in funzione delle condizioni climatiche, si possono verificare più cicli completi nel corso di un anno per cui non è infrequente il riscontro di larve in altre stagioni.

 

La trombiculosi è una zoonosi?

 

La Trombiculosi non è considerata una zoonosi, l’uomo si infesta direttamente dall’ambiente, anche se non si esclude una possibile trasmissione dall’animale all’uomo.

Sono a maggior rischio di infestazione le persone che, per motivi professionali o ricreativi, soggiornano in campagna o in zone forestali nei periodi in cui sono presenti le larve. Negli individui non sensibilizzati si osservano macule e papule pruriginose mentre nei soggetti sensibilizzati il prurito è molto intenso e accompagnato da orticaria, papule, vescicole, febbre e linfoadenomegalia.

Le lesioni si localizzano principalmente sui polsi, sulla superficie flessoria degli avambracci, sulla linea di cintura, sulle caviglie, sui cavi poplitei e sulle cosce.

 

Come si manifesta la trombiculosi nel cane e nel gatto ?

 

I segni clinici nel cane e nel gatto si osservano soprattutto nelle aree corporee a contatto con il terreno quali regione ventrale, spazi interdigitali, letto ungueale, muso e padiglioni auricolari, in particolare all’interno della sacca marginale posta alla base del padiglione (tasca di Henry), tendendo a formare degli aggregati individuabili per il caratteristico colore rosso-arancio (Fig.2).

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Fig. 2 - Aggregati di Trombicula sulla testa di un gatto

In alcuni soggetti l’infestazione è completamente asintomatica e gli animali possono essere condotti a visita per la scoperta da parte del proprietario di granuli di colore arancione sul corpo dell’animale o essere casualmente rilevati durante il controllo sanitario annuale per la vaccinazione.

Altri soggetti manifestano prurito di intensità variabile, da moderato a intenso, probabilmente legato all’instaurarsi di fenomeni di ipersensibilità individuale che può persistere anche dopo che le larve hanno abbandonato l’ospite. Alcuni gatti presentano quadri di dermatite miliare e alopecia autoindotta.

 

Come si fa la diagnosi di trombiculosi nel cane e nel gatto ?

 

La diagnosi si basa sull’anamnesi e l’osservazione macroscopica e microscopica dei parassiti. L’esame visivo del mantello con lente di ingrandimento evidenzia piccoli aggregati di larve di colore arancione (Fig. in copertina).

L’esame microscopico del materiale raccolto mediante del nastro adesivo trasparente o raschiato cutaneo superficiale consente l’identificazione dei parassiti (Fig.4).

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Fig. 4 -: Esame microscopico: diverse larve raccolte mediante raschiato cutaneo superficiale 

Come si tratta la trombiculosi?

 

Il trattamento è relativamente semplice, in quanto è noto che una varietà di prodotti ectoparassicidi è efficace, ma la reinfestazione può essere frequente nei soggetti con accesso alle aree infestate.



In copertina: piccoli aggregati di larve di colore arancione

Tutte le immagini sono gentilmente concesse dall'Autore.

“Medico Veterinario - (Dermatologia, Allergologia, Otologia veterinaria e Parassitologia cutanea).”
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