Il vomito e’ un segno clinico frequentemente riscontrato nei piccoli animali.
La parola vomito deriva dal latino vomitus e dal greco “emetos, emesi” e riguarda l’atto di rigettare dalla bocca materiale contenuto nello stomaco.
Il vomito e’ un meccanismo protettivo attuato dall’organismo per rimuovere tossine e altre sostanze pericolose che sono state ingerite direttamente o assorbite per via ematica.
Le conseguenze del vomito sono disidratazione, perdita di elettroliti, alterazioni nell’emogas e polmonite ab ingestis (causata dall'aspirazione del vomito stesso).
Le cause del vomito possono essere molteplici, da quelle molto semplici a quelle più complesse come:
- Cause alimentari
- Parassiti
- Medicinali
- Disordini endocrini /metabolici
- Tossine
- Patologie addominali
- Patologie Gastriche
- Patologie intestinali
Diagnosi
Gli esami di laboratorio che spesso si eseguono, in base ai vari casi, sono l’esame emocromocitometrico , il profilo biochimico (inclusi gli elettroliti), l’analisi completa delle urine, e un esame coprologico (incluso l’esame della Giardia).
Questi esami possono essere considerati essenziali.
Radiografie ed ecografia addominale dovrebbero essere eseguite se si sospetta un corpo estraneo oppure altre patologie addominali più gravi come pancreatite, peritonite, neoplasie, etc.
La decisione del medico veterinario di eseguire dei test più sofisticati e specifici per determinate malattie potrà essere presa in considerazione dopo la valutazione dei risultati ottenuti dagli esami precedenti (per esempio potrebbe eseguire il test della stimolazione dell’ACTH nel caso di sospetto di morbo di Addison, T4 nel caso di sospetto ipertiroidismo, etc.) e/o dopo risposta ad una terapia prescritta (per esempio endoscopia e biopsie nel caso di sospetto di IBD, neoplasia etc).
La laparotomia (opzione chirurgica) dovrebbe essere eseguita nel caso di corpi estranei, neoplasia, intussuscezione etc.
Nel corso di laparotomia/laparoscopia esplorativa, il veterinario potrebbe eseguire biopsie da tutti gli organi addominali (stomaco, intestino piccolo, pancreas, fegato, linfonodi) e successivamente analizzarle.
Terapia
Il trattamento del vomito consiste nell’eliminazione di eventuali cause scatenanti e terapia di supporto come fluidoterapia ed antiemetici.
Esistono diverse categorie di antiemetici che il veterinario può prescrivere e comprendono gli anti H2 (e.g ranitidina e famotidina), inibitori della pompa protonica (e.g. omeoprazolo, lansoprazolo), medicine citoprotetive (e.g. sucralfato), procinetici (e.g. ranitidina, metoclopramide, cisapride, eritromicina, etc), analoghi della prostaglandina (e.g. misoprostolo), antiemetici (e.g. metoclopramide, ondasendron, dolasedron, maropitant, clorpromazina).
Poichè il vomito è un sintomo che può comparire anche in caso di patologie gravi ed a volte a risoluzione chirurgica, è bene che il paziente sia condotto a visita dal veterinario il più presto possibile ed è assolutamente necessario che la terapia sia decisa dal veterinario dopo aver visitato il paziente ed aver eseguito le procedure diagnostiche che ritiene necessarie.
E' assolutamente sconsigliabile il fai da te "per vedere se passa" !
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