Lo scopo di questo articolo è aiutare i proprietari di animali a riconoscere correttamente alcuni sintomi clinici molto frequenti: vomito, rigurgito e tosse.
La corretta identificazione di un sintomo rappresenta il punto di partenza imprescindibile per il veterinario ed il racconto del proprietario è fondamentale per questo scopo.
Come riconoscere e differenziare il vomito ed il rigurgito
Il vomito è uno dei sintomi che è più facile confondere nonostante sia un segno clinico frequente ed uno dei principali ”errori” in cui si può incorrere è confondere il rigurgito con il vomito, in quanto sono sintomi abbastanza simili ma causati da patologie differenti e di conseguenza le diagnosi e le terapie saranno molto diverse.
Il vomito è un riflesso difensivo complesso che richiede la coordinazione di molteplici organi e gruppi muscolari e può essere innescato da cause differenti.
Il vomito è caratterizzato dalla presenza di “conati”, ovvero violente contrazioni dell’addome craniale con il torace che si alza ed abbassa come un mantice !
I conati si possono verificare solo in corso di vomito.
Un ulteriore dato che identifica con certezza il vomito è la presenza nel materiale espulso di schiumosità giallastra (Fig 1), di origine biliare che non si trova mai in presenza di rigurgito o tosse.
Per rigurgito, invece, si intende l’espulsione di materiale proveniente dall’esofago e che non ha raggiunto lo stomaco.
Al contrario del vomito nel rigurgito l’espulsione passiva del materiale contenuto nell’esofago non richiede la presenza di conati.
Inoltre, spesso, in corso di rigurgito l’espulsione del materiale alimentare avviene in maniera inaspettata senza nessun evento premonitore o al limite con la percezione di un minimo disagio, scialorrea e, a volte, poche deglutizioni a vuoto.
Caratteristiche che invece possono confondere il proprietario in quanto comuni ai diversi sintomi sono la presenza di materiale denso e biancastro (saliva) simile all’albume d’uovo, la presenza di sangue e di cibo indigerito.
Una caratteristica del rigurgito spesso sottovalutata ma molto utile per individuarlo è la tendenza del paziente a rimangiarsi il materiale espulso. In corso di vomito questo comportamento è infrequente.
Anche se raramente, il vomito si può verificare subito dopo l’assunzione di grandi volumi di cibo. Quest’ultimo evento è più frequente nei cuccioli e negli animali giovani e famelici.
La forma a cilindro tubulare del materiale espulso e il riconoscimento dell’alimento somministrato ( fig 2 ) sono due caratteristiche tipiche del rigurgito, ma si tratta di dati non patognomonici (ovvero che non identificano con certezza il sintomo) ed occasionalmente ingannatori.
Fig 1 - materiale schiumoso giallastro, compatibile con vomito di saliva frammista a materiale biliare
Fig. 2 - Materiale alimentare rigurgitato.
Come distinguere la tosse
La tosse è ovviamente un sintomo più facile da individuare perché nella sua manifestazione più classica e frequente è identica a quella che si verifica nell’uomo.
L’evento che è invece possibile confondere con il vomito ed il rigurgito è definito “riflesso o tosse laringea”.
Dal punto di vista fisiologico quando del materiale estraneo reale o percepito che sia (quindi anche il muco prodotto in eccesso durante le tracheo-broncopatie infiammatorie) arriva in contatto con la laringe (in seguito alla tosse “classica”) si innesca tale riflesso.
Si tratta di una tosse incompleta in quanto il paziente cerca di espellere il materiale con una espirazione forzata, sonoricamente simile al “ raschio di gola “ dell’uomo che si accompagna spesso ad un movimento in avanti del tronco e del collo del paziente simulando un “finto” conato.
Nel cane l’espettorazione di materiale nell’ambiente esterno in seguito alla tosse è raro, in quanto nel cane tale materiale viene generalmente deglutito, ma non impossibile e quando si verifica può confondere ulteriormente il proprietario.
Spesso in presenza di riflesso laringeo il proprietario riporta la presenza di conati e interpreta l’evento complessivo come crisi di vomito.
Certamente anche il corollario dei sintomi clinici associati al vomito, rigurgito o tosse può e deve aiutare il veterinario ad identificare correttamente il sintomo dal racconto del proprietario.
Ad esempio in corso di vomito è frequente che il proprietario rilevi anche altri sintomi gastroenterici come nausea, appetito capriccioso e a volte diarrea.
Inoltre nella storia clinica del paziente potrò essere presente una risposta clinica ai farmaci antiacidi ed agli antiemetici. Al contrario in corso di rigurgito non è raro che il proprietario riscontri un appetito aumentato, a volte ossessivo.
Questo si verifica sopratutto in corso di patologie ostruttive dell’esofago come ad esempio le stenosi ed i corpi estranei esofagei.
Entrambe queste patologie sono ingravescenti ed è quindi importante individuarle il prima possibile.
Quindi quando un proprietario dovesse vedere “vomito” ad insorgenza acuta, associato ad un aumento di appetito e anche alla tendenza a rimangiare il materiale espulso allora è necessario ipotizzare che si tratti di rigurgito e condividere rapidamente tali informazioni con il veterinario.
Lascia i tuoi commenti
Posta commento come visitatore