Si definisce cataratta qualsiasi “opacità” che colpisce la lente (o cristallino).
In relazione alla grandezza e allo sviluppo di questa opacizzazione ci sarà un conseguente deficit visivo più o meno importante.
L’origine della cataratta primaria nel cane è principalmente genetica (cataratta ereditaria), a volte anche congenita, più raramente legata all'età (cataratta senile), mentre può comparire con rapidità e alta frequenza in soggetti colpiti da diabete (cataratta diabetica).
Infine, infiammazioni o traumi oculari (uveiti), o malattie retiniche (degenerazioni) possono causare la comparsa di cataratte secondarie.
Fig. 1 - Cataratta diabetica in un cane
Molte cataratte nel cane possono essere trattate chirurgicamente con successo attraverso una delicata procedura di microchirurgia denominata “facoemulsificazione”; la lente opaca viene “frammentata ed aspirata” attraverso una piccola incisione corneale e sostituita introducendo una lente artificiale intraoculare (IOL), (Immagine di copertina).
Importante nel cane risulta la selezione del paziente che deve essere “collaborativo e non aggressivo” e in buono stato di salute generale che il medico veterinario avrà accertato mediante visita clinica ed esami generali di laboratorio e strumentali.
Inoltre il proprietario dovrà essere cosciente dell’impegno che tutta la procedura e soprattutto le terapie e i controlli post-operatori comportano (per una durata complessiva di almeno 3 mesi).
Prima di un intervento chirurgico per cataratta, tutti i pazienti dovranno essere sottoposti a visita specialistica preoperatoria ed ecografia oculare, spesso anche ad elettroretinografia (esame della funzionalità retinica); gli animali che risultano idonei verranno sottoposti in regime di “day-hospital” alla procedura chirurgica prevista in anestesia generale.
La maggior parte dei cani operati recuperano la visione subito dopo l’intervento; raramente alcuni soggetti possono manifestare nel tempo complicanze oculari, che purtroppo riducono o vanificano l’effetto della chirurgia stessa.
Statisticamente tali complicazioni sono correlate a età e razza del cane, tipo di cataratta (immatura, matura o ipermatura) ed esperienza del chirurgo (necessaria per questa più che per altre chirurgie).
Lo specialista durante la prima visita potrà fornire al proprietario maggiori spiegazioni su eventuali complicanze e su tutto l’iter postoperatorio anche attraverso immagini e video.
In copertina: Cane, esito si intervento chirurgico per cataratta con applicazione di lente intraoculare (IOL).
Tutte le immagini sono gentilmente concesse dall'Autore.
Lascia i tuoi commenti
Posta commento come visitatore