Il canarino (serinus canaria) è il più allevato tra gli uccelli da gabbia e da voliera. Il canarino selvatico è originario delle Isole Canarie, è di colore verde e non supera i 12 cm di lunghezza. I primi soggetti furono importati in Europa nel primo periodo del XV secolo e negli anni successivi, a causa della comparsa di mutazioni, sono state create differenti tipologie raggruppate nelle tre seguenti categorie.
Canarini da canto: sono stati selezionati per riprodurre suoni e note ricercate. Appartengono a questa categoria la razza Malinois, la Harzer-Roller e il Timbrado Spagnolo. In queste razze la capacità al canto è, in parte, innata e migliorata attraverso la selezione e, in parte, appresa dai giovani imitando le melodie dei canarini più anziani (maestri cantori).
Canarini di colore: definiti anche sassoni, si distinguono per le bellissime varietà di colore, esistono soggetti a fondo chiaro detti lipocromici (colore rosso, giallo o bianco) e a fondo scuro, definiti melaninici per la presenza nella piuma di vari pigmenti che combinandosi tra di loro danno origine a differenti tonalità di colore. Ai canarini melaninici appartengono i canarini neri, i bruni, gli agata, gli isabella, i satinè, gli opale, i rubino e molte altre mutazioni di colore. I canarini a fattore rosso possono essere sia lipocromici che melaninici.
Canarini di forma e posizione: possono essere a piumaggio liscio oppure a piumaggio arricciato, possono avere il ciuffo (in tal caso occorre fare accoppiare un canarino con il ciuffo con uno non ciuffato), avere una forma del corpo particolare, ad esempio Fife fancy e Border sono rotondi, mentre, Scotch Fancy e Japan Hoso sono sottili. Le dimensioni dei canarini sono variabili da 11,5 cm per la Razza Spagnola a 21 cm per il Lancashire e l’Arricciato Gigante Italiano.
L’allevamento dei canarini ha lo scopo di riprodurre soggetti giovani per conservare il patrimonio genetico acquisito nei secoli di selezione, ma anche quello di ottenere nuove razze con caratteristiche differenti da quelle esistenti. Tra le nuove tipologie abbiamo: il Salentino, l’Arlecchino Portoghese, il Llarguet Spagolo, il Rogetto, il Benacus e il Girardillo.
Se si dovesse decidere di acquistare una coppia ci si deve indirizzare verso l’acquisto di canarini di una stessa razza per non ottenere dei canarini meticci. Le gabbie devono essere rettangolari, prive di altalene, giochi e specchi e devono essere funzionali in modo da permetterne il volo, a tal fine occorre disporre i posatoi ad altezze differenti distanziandoli dal tetto e dai lati.
È preferibile scegliere posatoi con diametro diverso, in modo da permettere un buon esercizio delle zampe, due terzi del posatoio deve essere coperto dal piede e un terzo deve essere libero. È importante che la gabbia sia sistemata in un posto tranquillo, durante le ore notturne dovrebbe essere coperta con un panno per evitare che entri la luce. Gli accessori presenti all’interno devono essere di facile utilizzo e gli alimenti non devono contaminarsi con le deiezioni.
Quando si sceglie il posto della casa dove posizionare la gabbia, è fondamentale tenere presente che questi uccellini sono molto sensibili al fumo dei camini, al fumo di sigaretta, ai deodoranti per ambienti e ai vapori prodotti dalle pentole antiaderenti.
Il canarino è granivoro, quindi la dieta è costituita prevalentemente da miscele di semi. Il seme principale è la scagliola, che costituisce la base dell’alimentazione, alla quale si aggiungono altre tipologie di semi (niger, colza, ravizzone, lino, perilla, avena decorticata e canapa) in percentuale minore. La dieta deve essere bilanciata e nutriente durante tutto l’anno, è sufficiente aggiungere un buon pastoncino integrato con uovo sodo, piselli decongelati, carota, broccoli.
La dieta può essere completata con l’utilizzo di prodotti specifici contenenti sali minerali, vitamine, aminoacidi essenziali e fermenti lattici. È possibile aggiungere all’interno della gabbia un osso di seppia per permettere la limatura del becco e l’integrazione di calcio. I canarini a fattore rosso devono essere alimentati, esclusivamente durante il periodo della muta, con un pastoncino contenente dei coloranti (cantaxantina e beta carotene), in questo modo i pigmenti colorati saranno inglobati nella struttura delle penne in accrescimento e il canarino continuerà ad avere il suo colore di fondo rosso.
La dieta può essere completata con l’utilizzo di prodotti specifici contenenti sali minerali, vitamine, aminoacidi essenziali e fermenti lattici. È possibile aggiungere all’interno della gabbia un osso di seppia per permettere la limatura del becco e l’integrazione di calcio. I canarini a fattore rosso devono essere alimentati, esclusivamente durante il periodo della muta, con un pastoncino contenente dei coloranti (cantaxantina e beta carotene), in questo modo i pigmenti colorati saranno inglobati nella struttura delle penne in accrescimento e il canarino continuerà ad avere il suo colore di fondo rosso.
Negli ultimi anni sono disponibili in commercio degli alimenti estrusi, che si presentano in forma di piccole sfere oppure in polvere, in questi prodotti c’è tutto ciò di cui il canarino ha bisogno e sono molto pratici per i proprietari, che non devono preoccuparsi di bilanciare i diversi ingredienti. Inoltre, l’estruso ha un’ottima conservabilità. Il passaggio dai semi all’alimento estruso deve essere effettuato in modo graduale perché gli uccelli sono abitudinari e si adattano lentamente ai cambiamenti alimentari.
Si consiglia di effettuare un paio di visite veterinarie durante l’anno. Il veterinario controllerà lo stato di nutrizione, la lunghezza del becco e delle unghie, la qualità del piumaggio, l’aspetto e la consistenza delle feci ed effettuerà l’esame coprologico (per valutare la presenza di parassiti) e i test di citologia fecale per studiare le popolazioni batteriche e micotiche. Qualora risultassero delle alterazioni è possibile continuare le indagini diagnostiche inviando al laboratorio dei campioni per effettuare dei test specifici.
“DVM, GPCert medicina e chirurgia degli animali esotici, Responsabile settore Animali non Convenzionali Mylav La Vallonea”
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